
29 nov. Il Bundestag deve respingere il CETA
ÖDP non accetta la giustizia parallela per profitto
(Bruxelles, 29/11/2022) In futuro le aziende potranno fare causa alla Germania perché perdono profitti quando lo Stato protegge la popolazione e la natura? Il Bundestag tedesco deciderà questo giovedì (01.12.). Cinque anni fa, l'accordo di libero scambio CETA tra l'UE e il Canada è entrato in vigore parzialmente e provvisoriamente senza un arbitrato controverso. L'arbitrato consente, tra l'altro, alle imprese internazionali di citare in giudizio gli Stati per danni se perdono profitti a causa di misure governative. Per le imprese internazionali, questa è una leva efficace per evitare l'onere dei requisiti di protezione dei consumatori, del clima e dell'ambiente a spese dei contribuenti.
Manuela Ripa, europarlamentare del Partito Ecologista Democratico (ÖDP), invita pertanto il Bundestag e il Bundesrat "a non dare il via libera all'entrata in vigore delle restanti parti del CETA. L'accordo, così com'è ora, non è un accordo commerciale equo". La cosiddetta protezione degli investimenti per le aziende e i relativi tribunali arbitrali che dovrebbero risolvere le controversie minano lo Stato di diritto democratico. Viene creato un sistema giudiziario parallelo, esclusivamente per gli interessi delle imprese internazionali. I cittadini, i comuni o i sindacati, invece, non possono fare causa se un'azienda viola i diritti ambientali, sanitari o di altro tipo previsti dal CETA.
È vero che l'accordo di libero scambio con il Canada è un po' più moderno del Trattato sulla Carta dell'Energia in termini di protezione degli investimenti e che afferma il diritto a misure di politica ambientale. Tuttavia, nulla è cambiato nel meccanismo cruciale: le imprese internazionali continuano a godere di diritti speciali e possono chiedere un risarcimento agli Stati che aderiscono a misure di protezione climatica elevate davanti a un tribunale arbitrale appositamente istituito. Questa situazione non sarà modificata dalla dichiarazione interpretativa, la cui adozione era stata posta dal governo tedesco come condizione per l'approvazione della ratifica del CETA - un chiaro motivo per l'ÖDP di respingere con decisione il CETA.
"Se la coalizione dei semafori ratificherà questo accordo, i responsabili violeranno il loro giuramento che prevede che debbano evitare danni al popolo tedesco. Tuttavia, il CETA renderà la vita dei cittadini europei più malsana e più costosa. Pertanto, l'ÖDP invita il governo federale a non tradire la popolazione per ottenere maggiori profitti", afferma Charlotte Schmid, presidente federale dell'ÖDP.